giovedì 28 giugno 2012

La quattordici

Nella penombra un solo raggio
per annodare la paura d'ossa e di capelli
e la fatica del passo.
Non voglio essere qui.

(E' difficile stare in un sol posto
quando il tempo va per conto suo
e l'anima sospesa
confonde i sogni con la vita)


Vedo suoni, mangio uva dalla natura morta
alla parete
e riempio i miei stivali di pesci
e acqua di mare
mentre la morte, in piedi fra me
e la mia sconfitta
ha una lanterna in mano
e un lungo abito bianco.

E io, con occhi trasparenti
non so dove mettere il cuore
e continuo a inventare segreti
e perdoni per le bambole.

E non so amare che ombre.

*

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