sabato 14 luglio 2012

All'amica caduta nella buca*

Ripensi alla città, bella, curata
strade in pavé, passi pedonali
semafori, rumore,
la siepe sul ciglio della piazza
porta San Zeno che la fretta ignora.
Tu corri, devi andare che chiudono le poste
poi la spesa, la giacca in tintoria,
per cena la pasta col ragù
che hai fatto ieri, tuo figlio
che ritorna col treno delle sei.

A un tratto, sulla strada, la buca
che ferma la tua corsa.
Annaspi, sprofondi, cadi giù
e senti male, corre qualcuno...
Adesso che sei ferma su quella sedia a ruote,
niente cambia
(semafori, rumore, vado, ho fretta)
solo per te è diverso, e pensi
a quanto sian precari i nostri passi
e come sia casuale essere qui.

E l'Adige che scorre senza posa.


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