Di
notte
le
città
si
muovono
e
gli alberi scendono
i
gradini
delle
chiese
in
fila
indiana
di
toporagno
trascinandosi
dietro i lamenti
delle
case, la pena senza sbadigli
dietro
alle finestre.
.
.
Impigliata
nelle
insegne
la
solitudine
come
un
esilio
gesticola
nei
vicoli
e
consegna
ad ogni porta
un
altro
giorno
che
ansima
nell'alba
la
fatica del vivere.
.
.
Complimenti per il blog Titti,
RispondiEliminavedo che ti sei fatta una bella cuccia, calda e accogliente. Verrò ad annusarti, e a menare la coda nel tuo giardino pieno di belle poesie.
ciao, frame
Santissima polenta frameee!!! Che bello vederti qui, in questa cuccetta piena di parole che riordino coi miei tempi lenti e saltellanti!
RispondiEliminaChe bello ritrovare un passo amico (o dovrei dire zampettio..) che mi scalda il cuore.
Una carezza fra gli orecchi e un sorriso a canini scoperti.
Dolcemente, Titti
Caspita, Titti, "Notturno" è una vera meraviglia. Dovrebbero esporlo senza prezzo nella vetrina di una libreria. Inscatolato nel plexiglass con un dvd rotto e un cd vuoto accanto; leggibile da tutti acquistabile da nessuno.
RispondiElimina;)
Ben
Ricca di fotogrammi efficaci, rende molto bene il senso di sospensione di cui è pregna la notte
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