C'è un dubbio, a volte,
triste
come il sospiro di un
bambino
un tarlo che scava e
rosicchia
fin dentro i pensieri.
Al primo temporale di
settembre
finisce l'estate e le
parole diventano
buio d'altopiano, senza
luna.
Dirò quel che si dice
quando
finisce il giorno. Dirò
fa freddo
magari pioverà e altre
cose senza
importanza, solo un poco
più amare.
Non so mentire ma non dico
piuttosto sorrido e so
perdere
senza darla vinta.
Cercherò tracce di
silenzi diversi
e un nuovo posto per
ascoltarli.
*
I tarli sono piccoli ma prepotenti e invadenti.Oltreché distruttivi. Bisogna subito usare i prodotti giusti per debellarli.Bella poesia.
RispondiElimina...ma i tarli sono carogne! Conosci il prodotto giusto? Ti abbraccio forte.
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