domenica 8 aprile 2012

Ero un tremolio di pensiero


Io non c'ero.
Non avevo mani
né capelli
né voce.
Ero un tremolio di pensiero
fra il giorno e la notte, un fiato breve
a volte un desiderio vago.
Non ero
ma avrei potuto essere chiunque
un operaio di spola
uno skipper sull'oceano
la madre di troppi figli
o una puttana in un bordello di Shangai.
Avrei potuto correre inseguita
di pioggia
o rimanere per anni immobile
nella posizione del loto.
Avrei potuto partire
con una valigia piena di bulbi
di tulipano rosa
o piantare cose inanimate sotto i cespugli.
Avrei potuto morire, esausta d'angoli
ad ogni svolta
o dissipare intelletto
patrimoni
e tutta la mia vita
e tu
non avresti mai neanche potuto
dispiacerti
né compatirmi
né tantomeno amarmi.
.
Mi sorprende adesso il pensiero
che tu voglia sapere dove poso il passo.

*

Nessun commento:

Posta un commento