Sei
arrivato
quando
il
mio
giorno
allungava
il
passo
e
io
cercavo
ombre
sui
miei
talloni.
Mi
inseguivano
le
ombre
e
non
le
potevo
calpestare,
né
ignorare,
né
uccidere.
Mi
inseguivano
e
basta.
In
silenzio.
Come
le
colpe.
Dopo
l'inverno
quando
il
tempo
sosta,
nel
bosco
dove
volano
le
civette
anche
l’aria
odorava
d'attesa.
Confusa
di
ricordi e desideri,
ridevo
strane
lacrime
invasa
dai
muschi
oscuri
dell'inganno
e
dal
complotto
dei
pensieri.
Finché
incapaci
di
ragione
o
di
follia
abbiamo
dato
il
respiro
alle
parole
(la
parola
è
solo
un'illusione)
e
al
buio
il
nostro
fuoco.
* T. S. Eliot
.
.
Parto dal titolo che - nonostante T.S.Eliot - è talmente tuo da lasciare basiti.
RispondiEliminaPer il resto che dire Titti? Come spiegare meglio lo stupore, la resistenza, il fuoco ... quel misto di sensazioni folli e stupende che solamente un amore che arriva '... quando il mio giorno allungava il passo ...' possono farci provare?
Una poesia intensa, intima, bellissima che riporta alla mente e sulla pelle di chi legge, sensazioni quasi dimenticate ...
Grazie ... con affetto e stima ... splendida ragazza!
eran