venerdì 13 aprile 2012

È l'erba secca che canta *


Sei arrivato quando il mio giorno
allungava il passo
e io cercavo ombre sui miei talloni.
Mi inseguivano le ombre
e non le potevo calpestare,
ignorare, uccidere.
Mi inseguivano e basta.
In silenzio. Come le colpe.

Dopo l'inverno quando il tempo
sosta, nel bosco dove volano le civette
anche laria odorava d'attesa.
Confusa di ricordi e desideri,
ridevo strane lacrime
invasa dai muschi oscuri
dell'inganno
e dal complotto dei pensieri.

Finché incapaci di ragione o di follia
abbiamo dato il respiro alle parole
(la parola è solo un'illusione)
e al buio il nostro fuoco.

* T. S. Eliot

1 commento:

  1. Parto dal titolo che - nonostante T.S.Eliot - è talmente tuo da lasciare basiti.
    Per il resto che dire Titti? Come spiegare meglio lo stupore, la resistenza, il fuoco ... quel misto di sensazioni folli e stupende che solamente un amore che arriva '... quando il mio giorno allungava il passo ...' possono farci provare?
    Una poesia intensa, intima, bellissima che riporta alla mente e sulla pelle di chi legge, sensazioni quasi dimenticate ...

    Grazie ... con affetto e stima ... splendida ragazza!

    eran

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