Sulle
gemme nuove nevicava
un
inverno in ritardo,
io ero in una strada deserta
e
tutta ferma, seduta a terra in mezzo
al
vuoto bianco. Non facevo niente,
nient'altro
che aspettarti
dondolandomi
un poco
come
fanno gli idioti per cullarsi, così,
por
consuelo.
Non
ero né triste né allegra, soltanto sola e chiara
di
quel bianco. Canticchiavo,
e
lasciavo parole dappertutto e le parole scivolavano
negli
angoli dove s'ammucchia il provvisorio
e
si dimenticano i sogni.
Sola,
ti aspettavo e canticchiavo
dondolandomi
un poco, così,
por
consuelo.
Sei
arrivato, hai sorriso il tuo sorriso
d'occhi,
breve. Hai raccolto l'assenza
e
me l'hai messa sulle ginocchia.
Tu eri lì e mi chiamavi amore, nient'altro.
.
.
[Mi
sveglio_ho freddo_non so che farmene dei ricordi perché
ti
dimentico a pezzi e non sono neanche più capace di sognarti.]
*
*
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