domenica 11 novembre 2012

Lungo il sentiero assiepato

Tu vivi qui, in fondo al viale
dietro alla siepe dove mio padre
nascondeva il suo malamore
e i miei quattro fratelli lustravano
sui rami, le loro piume di maschi
per il tempo dei desideri.

Mia madre aveva un grande cappello
calato sugli sguardi
e piedi troppo piccoli per fuggire.
Io, per gioco, lievitavo pane sollevando
nuvole bianche di farina sui miei seni.
Tra noi e la siepe, tre spighe di grano.

Tu vivi qui, in fondo al viale, chiuso
nella tua ombra che non cambia direzione.
Hai calpestato il nostro odore
che ancora io cerco dappertutto
e seppellisco matite fra i sassi aspettando
che germoglino parole.

2 commenti:

  1. Questa la conosco e amo particolarmente ...
    rileggerla è riprovare le emozioni ...
    ma con te è sempre così.
    Non mi stanchi mai ed ogni volta penso alla mia fortuna.
    Sei Grande Ragazza, lo sai vero?

    eran

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  2. ...no, Eran, non lo so proprio... ma tu continua a dirmelo!!! Abbraccione.

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