La
ragazza
che
suonava
il
pianoforte
nascose
le
sue
mani
piene
di
note
in
un
cespuglio
di
rovi
e
scosse
i
suoi
occhi
al
vento
di
Maestro
che
odorava
di
sale.
Quando
cercò
con
le nocche
graffiate
di
seppellire
uomini
di
mais
la
ragazza
riconobbe
in
un
seme
la
spiga
e
fu stupore.
E le
note,
tutte
le
note
rotolarono
fra
le
zolle dure
della
terra
e
diventarono
bisbigli
e
i
tordi
dal
canneto
levarono
alti
gridi
oltre
i
tetti
i
muri
l'alloro
e
gli
uomini
di
mais
con
sguardi
bianchi
di
dei
sfuggirono
alla
loro
sepoltura.
E le sue
dita
prensili sul
nero
dei
diesis.
.
* uomini
di
mais,
da
una
leggenda
Maya.
Particolarmente bella... evocativa...
RispondiEliminaogni volta che le dita sfiorano sui neri dei diesis... ecco che la magia si piega, vacilla... mentre chiudendo gli occhi ripenso:
è tutta magia!
Un bacio
:-)claudine, massimo, sara luna ed emanuele giosuè
Non so se in internet troverò la leggenda Maya, altrimenti me la dovrai raccontare
RispondiEliminaprima di leggermi questa affascinante poesia che non conoscevo.
Bellissima Titti!
Ah, aspetto anche le dita sui bianchi e neri.
Sei sempre la mia meravigliosa ragazza ...
eran
Trovata! Bellissima e come spesso succede - non solo in leggenda - le donne hanno una marcia in più :-)
RispondiEliminaAdesso, con la conoscenza della leggenda, è ancora più bella e, come giustamente dice Claudine: E' tutta magia!
Un abbraccio Splendida ragazza
eran
Il vostro passaggio mi arricchisce. Grazie!
RispondiEliminasei tu che ci arricchisci, grazie per esserci.
Eliminaeran