Di
notte
le
città
si
muovono
e
gli alberi scendono
i
gradini
delle
chiese
in
fila
indiana
di
toporagno
trascinandosi
dietro i lamenti
delle
case, la pena senza sbadigli
dietro
alle finestre.
.
.
Impigliata
nelle
insegne
la
solitudine
come
un
esilio
gesticola
nei
vicoli
e
consegna
ad ogni porta
un
altro
giorno
che
ansima
nell'alba
la
fatica del vivere.
.
.