venerdì 7 settembre 2012

E tu sei già cespuglio

Ho messo in fila tutti gli dei chiamandoli
per nome, con questa _ mia _ calma _ feroce.
Ora
stanno sulla tua tomba
e
io faccio la conta.
Fra
me e la fossa aperta il tumulo di terra
cruda e una rossa ruspa cingolata
lasciata
(di cerimonia senza maestro)
come
a dividere i vivi dai morti
come
ad arginare la paura.

 
Il giorno è chiaro oggi, però
mi
scuote dentro.
Non
voglio andare via
e
gli altri se ne vanno che oltre
il
muro e i cipressi c'è la vita.
E
tu sei già cespuglio, volo, terra
e
un brindisi a novembre.

Non
è facile sopportare l'abbandono
e
abbandonare.
Non
è facile riempire la tua fossa
e
poi lasciarti andare
con
lo sguardo sospeso sul tuo nome
sperando
che il vivere, in fondo,
non
sia l'ultimo passo.

 
Così rimango qui, ferma ai dettagli,
seduta sulla tomba della Tosca, sconosciuta.

E
nel momento in cui l'anima quieta,
tutti
gli dei mi girano le spalle
e se ne vanno in fila, e io

 a muso duro, non ho niente da dire.


2 commenti:

  1. Perfino quando urli il tuo dolore sai far esplodere la bellezza... lo sapeva anche la Tai.

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  2. In questa sezione ci vengo con il contagocce ...
    c'è talmente tanto di te e mi sembra
    quasi di profanare.
    Ma allo stesso tempo mi ci sento dentro,
    dalla Tosca al brindisi a novembre ... dal tuo
    muso duro al tuo restare in silenzio.
    Dice bene ilvecchiobit, che abbraccio,
    la Tai lo sapeva e sapeva anche che saresti riuscita
    a rompere il tuo pudore, ad essere te stessa,
    con risate, gioia, dolore ... tutto il tuo meraviglioso essere,
    e io ti ascolto con gli occhi che si fanno grandi ....

    eran

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