Hai
suonato così forte
in
quei giorni diversi
che
non ti è bastato il cuore
e
l'hai nascosto in un tronco cavo
con
le tue mani chiuse come pigne
nel
senso d'abbandono della resa.
.
.
E
io ti cerco negli spazi
fra
le note, fonde di lacrime,
dove
nascondi la malinconia
dei
sogni dismessi
e
questo
rauco guardarti
dentro
che
non scioglie enigmi.
Nei
tuoi accordi tremo il buio
e
il suono chiaro della nebbia
rinchiusa
nei recinti.
E le tue mani sanno
l'inclemenza dei giorni
il
nascondiglio dello scoiattolo
e
lo stupore della margherita.
*
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