domenica 7 ottobre 2012

Nessuna precedente intesa

Non serve la lingua per avere voce
neanche adesso
che ti percorro in filari di suoni
finché diventiamo onde
nel mare immenso di un miraggio.
Tu asciughi con le labbra
la mia impronta
ma resta in bilico sul ventre 
la fuga lenta dei polpastrelli
a spartire le dita.

Fuori c'è un'aria densa di novene
nel vento che sgemma i rami d'aprile.
Sul cuscino il senso incauto
del mio appartenerti.

E il tempo si stacca e ci dorme accanto.

.

4 commenti:

  1. Com'è bella, Titti, com'è bella...

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  2. ...è tempo di abbandonare questi luoghi spiati da chi la poesia può solo leggerla sui libri (se mai la potrà capire...). Si prosegue su Erobit. Un bacio

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  3. A che servono parole altre?
    Com'è bella, Titti, com'è bella...
    dice chi mi precede.
    Aggiungo solo: quanto è intensa!

    Un abbraccio grandissimo

    eran

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