martedì 7 agosto 2012

Il tempo della paura

Il tempo scandisce le mie rughe
mentre ancora imparo la pioggia.
La luna mi cammina sulla faccia
la paura s’infila nelle mie scarpe
con un riso sgangherato
e mi riempie le mani
di ricci e di terrore.

Al di là dell’acqua
oltre l’argine dove le garze
danzano bianchi riti di piume,
la mia anima vegetale
urla con gridi di passero
e si nasconde nel tronco
di un albero cavo.

Io, accucciata nell’erba
sono un animale che geme. 

2 commenti:


  1. Come commentare questo urlo?

    Ancora una volta le parole riportano emozioni, sentimenti,
    stati d'animo .... sto ripercorrendo con te,
    un po' alla volta arrivo.

    Ciao meraviglioso poeta ...

    eran

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  2. Sai, Eran, questa poesia mi spezza e mi fa sorridere. La Tai l'aveva musicata e la suonava alla chitarra... era la più tremenda chitarrista che io avessi mai sentito! Voce e note andavano per loro conto, indipendenti al ritmo e a qualsiasi suono accettabile. Eppure, a volte, la canticchio ancora, e sorrido con gli occhi lucidi.

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